ATTACCO DI PANICO COME RICONOSCERLO E GESTIRLO...
È una forma di paura all’ennesima potenza, che arriva all’improvviso. Ne soffre chi vive costantemente il senso di colpa. E lancia un grido disperato di aiuto
Riconoscere i sintomi
L’attacco di panico non si annuncia con campanelli d’allarme. Può comparire in momenti impensabili, anche durante una piacevole gita in montagna o una tonificante nuotata nel mare. Si presenta con un’improvvisa sudorazione, aumento del ritmo cardiaco, occhi sbarrati, bocca semiaperta. La sensazione è quella di essere paralizzati, di avere le gambe bloccate, di non poter fare nulla, assaliti da un senso di impotenza insieme a un’angoscia insostenibile. Addirittura si può temere per la propria vita, come se si stesse per morire.
L’origine del disturbo
Gli aspetti del carattere degli attacchi di panico sono: senso di colpa, bisogno di accettazione, paura del rifiuto, forte senso del dovere, assunzione eccessiva di responsabilità. La costante è l’incapacità di lasciarsi andare, di perdere il controllo e abbandonarsi. Questo atteggiamento determina un comportamento rigido e controllante che produce a sua volta l’ostinazione di andare contro la paura che poi è proprio il meccanismo che produce la paura. Ci sono moltissimi tipi di fobie, ma quelle che più di altre predispongono a questo disturbo sono: dismorfofobia (paura di essere brutti e deformi), agorafobia (paura degli spazi aperti), claustrofobia (paura degli spazi chiusi), antropofobia (paura della gente), talassofobia (paura del mare), basofobia (paura di cadere), kainotetofobia (paura delle novità e dei cambiamenti). Chi ha attacchi di panico vive in uno stato di infelicità. La tristezza o la depressione sono sempre in agguato. La prima regola per aiutare chi ne soffre è quella di permettergli di riconoscere il diritto di essere felici. In molti pensano che essere felici non sia un diritto. Vivono con un senso di colpa la ricerca della felicità. Solo rompendo questo paradigma lo scenario cambia e il panico si scioglie come neve al sole e non torna più. L’attacco di panico va letto come un grido disperato. Chi vive ogni cosa con senso di colpa, ha bisogno di farsi accettare dagli altri e vede il rifiuto come un evento insostenibile, non ha una base di autostima e di fiducia nelle proprie capacità. Non ha in se stesso un punto di riferimento: si sente solo, come il bambino nel bosco al calar della luce. Su queste basi si può sviluppare un attacco di panico.
Gli approcci terapeutici
Illudersi di poter superare questo disturbo da soli oppure aspettare che si risolva è un errore. difficilmente guarisce spontaneamente; può scomparire anche per lunghi periodi ma, se non si è radicalmente risolto alla base, ritornerà. Occorre quindi trattarlo come se fosse una malattia cronica, da curare con vari metodi.
La psicoterapia
È tra i trattamenti principali. L’aiuto di uno psicoterapeuta migliora l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità, crea un ottimo aiuto sulla quale chi soffre di attacchi di panico può appoggiarsi e rassicurarsi nei momenti critici e ansiosi .
L'approccio farmacologico
Qui bisogna fare dei distinguo. Esistono psicofarmaci che hanno un potente effetto antiansia, ma poiché abbiamo visto che l’attacco di panico si scatena all’improvviso e può sopraggiungere anche dopo periodi di silenzio, l’uso di questi farmaci, che presentano effetti collaterali, dovrebbe protrarsi per tempi troppo lunghi. Per questo uno psicofarmaco antiansia è prescrivibile solo per l’attacco acuto al fine di superare nel più breve tempo possibile l’evento “paralizzante”.
Rimedi omeopatici
Si possono invece proporre cure a base di rimedi omeopatici e fitoterapici perché, non avendo effetti collaterali, possono essere utilizzati a lungo per aiutare a modificare il proprio stato emotivo. Aconitum, Hyosciamus e Ignatia tra gli omeopatici, Rodiola rosea, L-teanina e Passiflora tra i fitoterapici sono tra i più usati.
La respirazione è un altro importante aiuto
Respirare profondamente: inspirare contando 1-2-3-4- 5 ed espirare contando 1-2-3-4-5. In questo modo, si riduce l’azione del sistema nervoso ortosimpatico che fa alzare la pressione e attiva i meccanismi di allarme, stimolando la produzione di adrenalina e noradrenalina che sono sempre in eccesso nei casi di ansia e panico..
Nella vita è possibile sperimentare sensazioni di morte e devastazione, e sentire dentro noi stessi una tale quantità di vuoto e irrequietezza da non sentirci più padroni del nostro corpo.
Sembra impossibile dicendolo così a parole, ma non lo è. Chi soffre di attacchi di panico ed ansia sa quello che voglio descrivere, il vuoto più totale l’assenza di ogni stimolo e di ogni speranza; sono sensazioni legate all'impotenza che questi tipi di attacco trasmettono a chi li subisce.
Ci si sente spettatori di una vita devastata, e nulla può porre rimedio a questo, i farmaci e tutte le cure tradizionali con tutto il rispetto per la loro utilità e per chi ci crede fermamente non servono ad altro che a nascondere qualcosa che deve anzi essere portato alla luce e affrontato nella maniera più cruda possibile.
L'esperienza ci dimostra che chi ne soffre si rende debole ed indifeso, senza carattere e pazzi agli occhi degli altri.
Infatti è tipico provare un senso di avversione per se stesso, non riuscendo a contrastare i sintomi di questo problema e non potendo trasmettere agli altri la verità su cosa si prova. E' la "Paura della Paura" la catena che porta disperazione.
Quello che propongo è di ascoltare il proprio corpo e rendersi conto che questi stati d'animo sono un’ avvertimento, un consiglio proveniente dal nostro "Io" profondo che ci dice molto su come viviamo e su come dovremmo vivere.cercare sempre di parlare con qalcuno di cui fidarti che ti sappia ascoltare..ma sopratutto di starti molto vicini in quei momenti di senso di vuoto..e soltitudite..la cosa fondamentale e di superare ogni giorno facendo uno studio co noi stessi cercare di valorizzarci..essere forti..sicuri di se...e di affronate con coraggio le difficolte le paure.
Libera la mente e riconosci e accetta quello che sei e quello che vuoi……e gli attacchi di panico se ne andranno.
Riconoscere a noi stessi i nostri errori, le emozioni e le nostre attitudini reali è l’ostacolo più grande.
…
Libera la mente e riconosci e accetta quello che sei e quello che vuoi….volersi bene essere sicuri di se stessi..…e gli attacchi di panico se ne andranno.
nulla e impossibile..se lo vuoi,...e tu c'e la fara anche tu...